venerdì 21 settembre 2007

FRANCESCO ACERBO: Un GRANDE Nocerese di TERINA!!!

Più leggo e rileggo tutto quello che si sta scrivendo conseguentemente all'uscita dell'impareggiabile Libro/Bibbia di Adriano MACCHIONE e più mi vado convincendo che la famosa prof.ssa De Sensi Sestito e l'altrettanto famoso Prof. Spadea, che al recente convegno tenutosi a Campora sono stati strenuamente "osteggiati" dal Preg.mo Prof. CUTERI dell'Università di Reggio Calabria, non hanno nulla da invidiare, come ho già avuto modo di scrivere a chiare note, ai defunti, famosi e FAMIGERATI prof. Sen. ORSI e Prof: LENORMANT. Nella SQUALLIDA intervista rilasciata dalla prof. De Sensi Sestito alla BELLA Silvia Iachetta (nelle cui vene scorre anche sangue nocerese), risulta nitido, chiaro e lampante che la suddetta prof. De Sensi Sestito NON HA LETTO NELLA MANIERA PIU' ASSOLUTA la SACRA BIBBIA NOCERESE del nostro Adriano Macchione!!! La cosa, se mi permettete, è MOLTO MA MOLTO GRAVE, al solo pensare che, di contro, il nostro Adry Macchione, il nostro Oracolo e Vate di Nocera, il mio amico e compagno delle scuole elementari e medie ADIRIEN-ADIRIANO, ha LETTO, RILETTO, STRALETTO, anche con l'uso della lente di ingrandimento (ad evitare di perdersi pure qualche virgola),TUTTO CIO' CHE HA SCRITTO la BATTEZZATRICE DI SCHELETRI Prof. De Sensi Sestito o, meglio, TUTTO QUELLO che tale "Sacerdotessa TemesanLametinTerinea", HA FATTO SCRIVERE alle "Sue" Studentesse in quel di Cosenza, secondo i propri DIKTAT e le Sue VOLONTA' (diversamente le bocciava!!). Prova ne è che Adirien/Adiriano HA CONTESTATO OGNI E QUALSIASI PUNTO, VIRGOLA, DUEPUNTI, PUNTEVIRGOLA ECC. ECC. delle IMMANI, IMMENSE, INCALCOLABILI BUGIE, FAVOLE, INVENZIONI (non voglio usare termini scostumati) che la De Sensi Sestito HA RACCOLTO nei "suoi (??)" Volumi. E, pertanto,algebricamente parlando, l'Ordine dei fattori CAMBIA!!! MACCHIONE ADRIANO contesta, ribatte, ecc. con PROVE e DATI DI FATTO ma la De Sensi Sestito attua il teorema inverso...BATTEZZANDO, CONFUTANDO, RINTUZZANDO su ciò che NON HA LETTO, NON HA VISTO, NON HA TOCCATO. Purtroppo, a quanto pare, questo è il suo MODUS VIVENDI.....ed infatti ricopre l'immeritata carica di Assessore Comunale a Lamezia per il semplice motivo che è stata.....CHIAMATA DALL'ESTERNO........E, dunque, NON VOTATA DAL POPOLO!!!!! Una CHIAMATA ESTERNA che, per come si dice, è stata VOLUTA dagli stessi Membri che le fecero assegnare una docenza, SEMPRE ESTERNAMENTE E SENZA CONCORSO ALCUNO, presso l'Università di Cosenza, laddove cerca di aprirsi qualche varco di popolarità rinnegando TUTTO e TUTTI e col solo scopo di far prevalere il suo IO a discapito di chi veramente ORA ET LABORA!!!! A Nocera Terinese vi è, da anni immemorabili, la VIA Francesco ACERBI...erroneamente scritta con la "I" finale in quanto, dagli studi microscopicamente effettuati dalla defunta, cara Prof.ssa Enza GRAZIANO, ben riportati in grande stile da Adriano sul suo libro, il vero ed esatto cognome è ACERBO. Adriano, tramite quanto scritto sul suo libro ed al capitolo dedicato a questo illustre e magnanimo personaggio, HA PREGATO il SINDACO DI NOCERA voler effettuare le dovute, giuste e debite correzioni!!!!! Ebbene, Francesco ACERBO era, nel 1600, un grande, rinomato, eloquente letterato/storico/teologo/filosofo, un MONACO del SUPREMO Ordine Religioso dei PADRI GESUITI!!! ERA NATO, guarda caso, a NOCERA TERINESE, come confermato dalla Curia Generalizia Suprema del suddetto Ordine Religioso e.....tra i suoi numerosi scritti....aveva lasciato un CARME dedicato alla terra che gli diede i natali, alla Sua TERINA, al suo.........amatissimo e mai dimenticato PIANO DI TERINA....laddove, prendetene ancora nota, DA GENERAZIONI, la sua famiglia possedeva un riguardevole PEZZO DI TERRENO che toccava i confini della CONTRADA CONA DI NOCERA TERINESE, quella Contrada che fu Sede dei MONACI BASILIANI che anche nella nostra Nocera si rifugiarono dall'Oriente, per non essere straziati dai selvaggi turco/saraceni!!!! Lo sapeva questo la Prof. De Sensi Sestito?? Esiste qualche Carme simile (del 1600 o di prima ancora) scritto da qualche MONACO o DEMIURGO di SANTA EUFEMIA VETERE, quella Santa Eufemia Vetere che all'epoca in cui Terina era sul NOSTRO PIANO era solo un "fascio" di terra....inondato dai pestilenziali fetori provenienti dalle vicine ACQUE ANGHIE o ANCIE (acque rancide, puzzolenti) dell'attuale MARICIELLO DI GIZZERIA LIDO???? VOLETE VEDERE che ora la Prof: De Sensi Sestito rinverrà qualche altro scheletro e lo battezzerà immediatamente come l'OMERO o il VIRGILIO della sua FANTOMATICA TERINA LAMETINA??? MA SE NON RINVIENE uno scheletro SAPRA' (essendone maestra) come fare per DARE BATTESIMI BEN FINALIZZATI ALLO SCOPO!!!! Cara Prof. De Sensi Sestito, nell'intervista ULTRASQUALLIDA che ha rilasciato alla Iachetta ha riferito che....un pezzetto di lamina....è conservato presso il British Museum di Londra ed IO, rubando dal libro di Adriano Macchione, Le chiedo..... ED IN QUALE MUSEO E' CONSERVATA LA CORAZZA DI AGATOCLE CHE LEI DECLAMA E CONCLAMA IN MANIERA ALTISONANTE SENZA MAI E POI MAI AVERLA VISTA O TOCCATA??? Per questo NON vuole leggere la SACRA BIBBIA DI ADRIANO MACCHIONE???? LA VERITA' FA PAURA A TUTTI E .... IL CORAGGIO DELLA VERITA' E' RISERVATO A POCHI....MA BUONI!!!!!
Un arrivederci alla prossima puntata!!!
IL TERINEO

1 commento:

Anonimo ha detto...

caro terineo, ignoro i motivi della controversia e tuttavia desidero comunicarle una informazione che potrebbe interessarla. negli anni 30 del '900, durante i lavori di restauro di un'antica chiesa di nocera, venne recuperata una lapide funeraria riferibile a un giovanni domenico acerbo figlio di un giovanni acerbo. tale lapide riportava anche lo stemma di famiglia. chi condusse i lavori, si era in epoca fascista, comunicò l'avvenuto ritrovamento all'allora ministro dell'agricoltura giacomo acerbo per verificare se potesse trattarsi di un ramo della sua famiglia e aggiunse che da ricerche effettuate negli archivi del luogo la famiglia acerbo risultava essersi estinata in nocera con una caterina acerbo alla fine del '600. l'arma degli acerbo di nocera può essere blasonata con uno scudo partito, il 1° al leone rampante rivoltato, il 2° ai tre monti sormontati ciascuno da un cipresso il tutto al naturale (gli smalti, ovvero i colori sono ignoti poiché lo stemma è in pietra).
poiché l'arma degli acerbo d'abruzzo è esattamente quella della seconda partizione dello scudo (con l'aggiunzione nel 1924 di un fiume attraversante in punta) è da ritenere con una certa probabilità un rapporto di parentela anche se non sono a conoscenza di documenti che lo comprovino.
cordiali saluti e auguri per il suo lavoro.

a.