Battesimo dello spettacolo per il nuovissimo anfiteatro della frazione Marina. Gradinate gremite di gente all'inverosimile. Molti i forestieri. Un'atmosfera carica di attesa, propria dei grandi eventi. Un'attesa nella quale s'è registrato, dietro le quinte, il passeggero malore di un'artista, con il conseguente ritardo dell'inizio della prima nazionale di "Frammenti di luce". Un dramma di Virginia Barrett, prodotto dai calabresi Patrizia Talarico e Alessandro Pess (quest'ultimo proprio di Nocera) nonché dal torinese Alfredo Orofino, sulla vita e le opere di San Francesco di Paola, nella ricorrenza del quinto centenario della sua morte, avvenuta a Plessis-lés-Tours il 2 aprile 1507.
Dopo la prima nocerese, il tour teatrale di "Frammenti di luce" toccherà diverse località delle cinque province calabresi e successivamente comunità di nostri conterranei sparse nel mondo.
Presente, fra gli altri, padre Giuseppe Fiorini Morosini, correttore generale dell'Ordine dei Minimi, il pubblico ha seguito con entusiasmo l'evolversi del dramma, manifestando più volte con calorosi applausi il suo apprezzamento. Segno questo che tanta gente ancora è sensibile ai valori positivi che il consumismo e l'edonismo di oggi tendono a offuscare. Bravi gli attori. Assai applaudita la magistrale interpretazione di San Francesco di Paola da parte di Alberto di Stasio, ch'è stato capace di rinnovare sulla scena l'opera "scomoda" del Paolano a difesa dei deboli, dei poveri, dei vessati contro lo strapotere dei detentori di privilegi. I sovrani Ferrante d'Aragona e Luigi XI di Francia dall'alto della loro condizione hanno dovuto riconoscere le loro colpe ai danni del popolo, davanti alla saggezza e allo spirito divino dell'Eremita calabrese.
Un messaggio di carità, penitenza e umiltà quello lasciato in eredità dal Santo ai confratelli. Una condanna degli abusi, della violenza, della prepotenza, dei compromessi la parola del "Fraticello" agli uomini in generale, perché "il potere è innocuo, non ha bisogno di fare male". (Fonte: gazzettadelsud.it)
Dopo la prima nocerese, il tour teatrale di "Frammenti di luce" toccherà diverse località delle cinque province calabresi e successivamente comunità di nostri conterranei sparse nel mondo.
Presente, fra gli altri, padre Giuseppe Fiorini Morosini, correttore generale dell'Ordine dei Minimi, il pubblico ha seguito con entusiasmo l'evolversi del dramma, manifestando più volte con calorosi applausi il suo apprezzamento. Segno questo che tanta gente ancora è sensibile ai valori positivi che il consumismo e l'edonismo di oggi tendono a offuscare. Bravi gli attori. Assai applaudita la magistrale interpretazione di San Francesco di Paola da parte di Alberto di Stasio, ch'è stato capace di rinnovare sulla scena l'opera "scomoda" del Paolano a difesa dei deboli, dei poveri, dei vessati contro lo strapotere dei detentori di privilegi. I sovrani Ferrante d'Aragona e Luigi XI di Francia dall'alto della loro condizione hanno dovuto riconoscere le loro colpe ai danni del popolo, davanti alla saggezza e allo spirito divino dell'Eremita calabrese.
Un messaggio di carità, penitenza e umiltà quello lasciato in eredità dal Santo ai confratelli. Una condanna degli abusi, della violenza, della prepotenza, dei compromessi la parola del "Fraticello" agli uomini in generale, perché "il potere è innocuo, non ha bisogno di fare male". (Fonte: gazzettadelsud.it)
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